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  • Donizetti Opera 2019: “L’ange de Nisida” prende vita nel Cantiere del Teatro Donizetti

    Donizetti Opera 2019: “L’ange de Nisida” prende vita nel Cantiere del Teatro Donizetti

    A novembre, l’opera ritrovata che neanche Donizetti aveva visto in scena rivive grazie a un gruppo di dieci mecenati nel teatro bergamasco in fase di restauri con un progetto speciale
     
    La regia è di Francesco Micheli, la direzione di Jean-Luc Tingaud
    Per questo evento musicale, attesi in città pubblico e stampa da tutto il mondo
     
    Rappresentazioni nel Cantiere del Teatro Donizetti il 16 e il 21 novembre 2019
    Il 13 novembre serata per i mecenati, per i giovani e per chi ha lavorato all’ambizioso progetto

    Cresce l’attesa per la prima mondiale in forma scenica dell’opera di Gaetano Donizetti L’ange de Nisida (Cantiere del Teatro Donizetti, 16 e 21 novembre, ore 20.30), partitura che si credeva perduta dopo il mancato debutto nel 1839 e che invece è stata recuperata e ricostruita da Candida Mantica, giovane ricercatrice calabrese con un dottorato alla Southhampton University, che ha lavorato per otto anni sui fogli manoscritti alla Bibliothèque Nationale de France di Parigi, sparpagliati in 18 contenitori nei quali è riuscita a identificare circa 470 pagine manoscritte di Donizetti, grazie anche alla copia di una bozza del libretto conservata a Bergamo.
     
    Per questo appuntamento in programma nell’ambito della quinta edizione del festival Donizetti Opera, alla ricostruzione filologica farà da cornice la ricostruzione edilizia, perché l’opera ritrovata (già eseguita nell’estate 2018 a Londra in forma di concerto) verrà messa in scena nel cantiere del Teatro Donizetti sottoposto da due anni a profondi lavori di restauro che si completeranno nel 2020.
    Il restauro del Teatro Donizetti – che ha visto l’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, il Comune di Bergamo e la Regione Lombardia – è stato possibile grazie anche a un gruppo di donatori privati che hanno contribuito con 9.447.201 milioni di euro su un costo totale di 18 milioni di euro.
    A questi mecenati così sensibili e impegnati nel restauro, agli sponsor del festival Donizetti Opera e agli Ambasciatori di Donizetti, si è aggiunto un gruppo speciale di dieci aziende bergamasche che ha reso possibile – con il contributo complessivo di circa 200 mila euro – la realizzazione dell’Ange de Nisida nel Cantiere del Teatro: Ambrosini Carni, Automha, Dufry, Faip, Fondazione Pesenti, Framar, Pellegrini, Perrel Utensili Fratelli Magoni, Siad e UBI Banca.
     
    In queste settimane che precedono il debutto, i donatori hanno la possibilità di visitare il cantiere e conoscere lo spettacolo in una anteprima loro riservata, in programma il 13 novembre (ore 19).
    «È di particolare soddisfazione – dichiara Giorgio Berta, presidente della Fondazione – annunciare che la musica, come previsto, tornerà a risuonare nel Teatro Donizetti con un progetto nato espressamente per il Cantiere. Non poteva esserci occasione migliore che far rinascere un’opera di Donizetti, creduta fino a poco tempo fa irrimediabilmente perduta, nel Teatro cittadino. Tutto questo avviene grazie a un prezioso lavoro di squadra, puntuale e meticoloso, e alla collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti. Siamo quindi felici di poter condividere i primi momenti dell’allestimento dell’Ange de Nisida con i donatori e con la città attraverso un percorso significativo di prove aperte guidate da Francesco Micheli, che ha il compito di mettere in scena quest’opera sconosciuta».
     
    L’allestimento della “doppia rinascita” – con la regia di Francesco Micheli, le scene di Angelo Sala e i costumi di Margherita Baldoni –, è indicato a livello internazionale come un avvenimento imperdibile, e ha suscitato l’immediato interesse del pubblico e della critica che arriverà a Bergamo da tutto il mondo.
    L’Orchestra Donizetti Opera sarà diretta da Jean-Luc Tingaud, con il baritono Florian Sempey nel ruolo di Don Fernand d’Aragon, Federico Benetti come Le Moine, il tenore Konu Kim sarà Leone de Casaldi, il soprano russo Lidia Fridman – giovanissima interprete russa di ventitré anni messasi in evidenza la scorsa estate al Festival della Valle d’Itria – vestirà i panni della Comtesse Sylvia de Linarès. In scena anche il Coro Donizetti Opera diretto da Fabio Tartari.

     

    Prove aperte

    Considerata l’elevata richiesta di partecipazione per l’opera nel Cantiere del Teatro Donizetti, il direttore artistico del festival e regista dell’opera Micheli – con il supporto della Fondazione Teatro Donizetti e di tutti gli artisti impegnati nella produzione – ha deciso di coinvolgere la città in un percorso guidato di prove aperte (sei appuntamenti) che stanno permettendo da metà ottobre di seguire le fasi di studio e allestimento dell’opera: al momento si contano oltre 700 partecipanti all’iniziativa, un numero superiore alla capienza del cantiere per recita.
    Mercoledì 6 novembre, dopo la riunione della commissione di vigilanza, probabilmente saranno messi in vendita ulteriori biglietti (una cinquantina, sia online che presso la biglietteria ai Propilei) per le due rappresentazioni del 16 e del 21 novembre.

    «Il debutto mondiale di un’opera di Donizetti è un’esperienza indescrivibile – afferma Francesco Micheli –. Davvero: non ci sono parole per restituire adeguatamente cosa stiamo provando nel far nascere un’opera del nostro grande concittadino. Proprio per questo, vogliamo che il maggior numero possibile di persone condivida con noi un simile regalo del destino. Pur nella complessità e delicatezza di un’opera che debutta nel cantiere del Teatro che porta il nome dell’autore dell’opera stessa, abbiamo previsto che quanti desiderano starci vicino in questo avventuroso percorso, possano farlo. Occasione preziosa anche per far conoscere quante persone nascoste, dietro le quinte, sono indispensabili nel dar vita a un’opera».

    Qui il calendario delle Prove aperte ancora disponibili:
    Cantiere del Teatro Donizetti – Mercoledì 6 novembre – 19.30 Prove di regia
    Cantiere del Teatro Donizetti – Sabato 9 novembre – 14.00 Prove di assieme
    Cantiere del Teatro Donizetti – Lunedì 11 novembre – 18.30 Prove di assieme
    Per partecipare è necessario visitare il sito web donizetti.org/festival e seguire le indicazioni per la prenotazione del posto che è gratuito tranne che per le prove di assieme (9 e 11 novembre, quando è previsto un biglietto al costo di 5 euro, da saldare in biglietteria entro mezz’ora prima dell’inizio).

     

    L’allestimento

    Per la prima messa in scena assoluta dell’Ange de Nisida, Francesco Micheli ha considerato l’occasione, il luogo e la situazione assolutamente non replicabile: il pubblico si accomoderà così nei palchi e su una tribuna costruita per l’occasione in palcoscenico; lo spettacolo invece si svolgerà sullo spazio destinato alla platea, con l’orchestra come di consueto in buca. L’intera sala del Teatro sarà così coinvolta nella regia e il pubblico potrà vivere una serata certamente singolare.

    «In un’operazione così complicata e fuori dal comune – spiega Micheli – ho sentito il dovere di occuparmi della prima messa in scena: mi è sembrato quindi importante dare vita all’opera che non è ancora nata, nel grembo del teatro dedicato al nostro maestro. Il cantiere del Donizetti sarà la sala parto di Ange, col palcoscenico collocato sulla platea ancora sgombra e il pubblico tutto intorno a questa fragile creatura, come una famiglia che accoglie trepidante un neonato. Riconoscerete alcune pagine musicali che – dopo il fallimento del Théâtre de la Renaissance e il mancato debutto – Gaetano usò nella stesura della Favorite; in quest’opera ancora sconosciuta però l’atmosfera è più verosimile, i personaggi più umani.

    È sembrato perciò ancora più bello far muovere i loro primi passi nello spazio in cui normalmente si aggira il pubblico, proprio per farne risaltare l’umanità, la concretezza, la semplicità. Di Ange è significativa anche la storia della sua riscoperta: quella di Candida Mantica, ardimentosa musicologa-ostetrica di quest’opera, che si è immersa fra carte, fogli, documenti sparsi, ricomponendo il bandolo della matassa. Come restituire questa storia incredibile? Mettendo in scena il caos: un mare di fogli, come il mare che circonda l’isola di Nisida vicino Napoli, da cui prendono forma, terza dimensione le melodie e l’umanità di questo dramma davvero potente. Come al solito Gaetano dà spazio a chi normalmente non lo ha: qui tocca a Sylvia, non una cortigiana raffinata e padrona della situazione come Léonor protagonista della Favorite, ma una fanciulla reclusa e violentata. Un dramma che continua a perpetuarsi dell’origine dell’umanità a oggi».
     
    Il festival Donizetti Opera 2019 si inaugurerà ufficialmente il 14 novembre con un concerto di Gala affidato al direttore musicale Riccardo Frizza con l’orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e un gruppo di cantanti fra i quali il baritono Alessandro Corbelli e il soprano Carmela Remigio, artista in residenza 2019. Quindi gli altri due titoli operistici al Teatro Sociale: per il progetto #donizetti200 Pietro il Grande (15 e 23 novembre, 1 dicembre) diretto da Rinaldo Alessandrini e la regia di Ondadurto Teatro, e il capolavoro Lucrezia Borgia (22, 24 e 30 novembre) secondo la nuova edizione critica, con Frizza ancora sul podio e un cast che – accanto alla Remigio – vanta Varduhi Abrahamyan, Xabier Anduaga e Marko Mimica. Il 29 novembre, per il Dies natalis di Donizetti, Messa di Gloria in Santa Maria Maggiore (ore 20.30) con la direzione di Corrado Rovaris.
     
    Il festival Donizetti Opera, è organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti e dal Comune di Bergamo con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Sacbo, Camera di Commercio di Bergamo in collaborazione con Conservatorio Gaetano Donizetti, Fondazione Mia, Opera Europa, Atb, con il contributo di ABenergie, la luce della Donizetti Night, San Lucio Events, media partner Classica sponsor tecnici NT Next, Cavalli Musica charity partner Stucchi S.p.A.
     
    Un ringraziamento speciale agli Ambasciatori di Donizetti che sostengono l’attività della Fondazione con Art bonus:
    • Assolari Luigi & C. S.p.A. • Automha S.p.A. • Beauty & Business S.p.A. • Calvi Holding S.p.A. • Caseificio Defendi Luigi Srl • FraMar S.p.A • Granulati Zanobbio S.p.A • Intertrasport S.p.A. • Italcanditi S.p.A. • Lovato Electric S.p.A. • Montello S.p.A. • Neodecortech S.p.A. • OMB Valves S.p.A. • F.lli Pellegrini S.p.A.• Persico S.p.A. • PM Plastic Materials S.r.L. • Punto Azzurro S.r.L. • Stucchi S.p.A. • Tenaris – Dalmine

      

    Cantiere del Teatro Donizetti

    Mercoledì 13 novembre – 19.00 (anteprima)
    Sabato 16 novembre – 20.30 (fuori abbonamento)
    Giovedì 21 novembre – 20.30 (fuori abbonamento)

    L’ANGE DE NISIDA

    Opera in quattro atti di Alphonse Royer e Gustave Vaëz
    Musica di Gaetano Donizetti
    Prima esecuzione: Londra, Covent Garden, 18 luglio 2018
     
    Edizione a cura di Candida Mantica © OperaRara / Peters, Lipsia; rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
     
    Direttore Jean-Luc Tingaud
    Regia Francesco Micheli
    Scene Angelo Sala
    Costumi Margherita Baldoni
    Lighting design Alessandro Andreoli
    Assistenti alla regia Davide Gasparro e Erika Natati
    Assistenti ai costumi Silvia Pasta e Valentina Volpi
     
    Orchestra Donizetti Opera
     
    Coro Donizetti Opera
    Maestro del Coro Fabio Tartari
     
    Don Fernand d’Aragon Florian Sempey
    Don Gaspar Roberto Lorenzi
    Leone de Casaldi Konu Kim
    La comtesse Sylvia de Linarès Lidia Fridman
    Le Moine Federico Benetti
     
    Nuovo allestimento e produzione della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo
     
    Si sapeva che La favorite (1840) aveva un precedente immediato, L’ange de Nisida, che Donizetti aveva scritto per il parigino Théâtre de la Renaissance (1839-1840) ma che non aveva mai raggiunto le scene, dato che quel teatro nel maggio 1840 aveva dovuto sospendere la programmazione per difficoltà finanziarie. Il compositore aveva accantonato quella partitura, senza darle l’ultima mano. Quelle parole e quella musica però non andarono perse, perché di lì a poco confluirono in La favorite, scritta per l’Opéra, dove debuttò il 2 dicembre 1840. Estraendo dalla partitura di La favorite ciò che proveniva dall’Ange, e integrandolo con porzioni scartate ma sopravvissute, la musicologa Candida Mantica ha potuto ricostruire questo titolo della piena maturità donizettiana, che ora giunge finalmente in scena in ‘prima’ assoluta (in forma solo di concerto la si era potuta ascoltare quest’estate a Londra).

    Ambientato sulla costiera napoletana a fine ‘400, L’ange tratta dell’amore di re Ferdinando d’Aragona con Sylvia e del loro futuro matrimonio ostacolato dagli equilibri di potere fra la corte di Napoli e la Chiesa. Con questa storia s’intreccia l’amore che per questa donna nutre un giovane tanto valoroso quanto ingenuo e ignaro. Scoperta la situazione dopo il loro matrimonio, favorito interessatamente dal re, vergogna per il disonore e conflitto tra amore ed espiazione distruggono il giovane. L’ange prende avvio come commedia, e strada facendo incupisce sempre più le sue tinte, fino alla drammatica conclusione. Anche chi conosce La favorite vedrà che non si tratta di una sua prima versione con qualche modifica, ma di un genere di dramma decisamente diverso.

      

    Francesco Micheli regista

    Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La sua carriera professionale si è sviluppata nel tempo secondo un doppio binario: da una parte il percorso come direttore artistico di manifestazioni di rilevanza internazionale, strettamente connesso all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico; dall’altra corre parallela l’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento. Dal 2012 al 2017 è direttore artistico del Macerata Opera Festival, gloriosa manifestazione nata nel 1921 dentro la cornice superlativa dello Sferisterio: Micheli ha rilanciato l’istituzione riportandola all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica e pubblico. Il suo è stato un festival inedito, luogo di ricerca e di eccellenza, nella convinzione che l’opera sia un inestimabile bene comune.

    Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo dove sta realizzando una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e le opere del compositore orobico, portando nella città natale i valori e le idee che sostanziano il suo progetto artistico; ha fondato due momenti festivalieri cittadini: la Donizetti Night a giugno e il festival Donizetti Opera in autunno in cui vengono eseguiti i lavori più rari del compositore. La creatività di Micheli trova forma anche in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, pensati per dare al più vasto pubblico la possibilità di avvicinarsi al mondo operistico.

    L’attività divulgativa lo ha visto autore e presentatore in ambito televisivo per le reti Sky Classica e Sky Arte nell’ideazione e conduzione di programmi relativi all’opera; conduce una rubrica settimanale su Rai 1. Sul fronte registico, dopo gli inizi in As.Li.Co., numerosi i teatri e i Festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere sovente rimaste in repertorio, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo di Palermo, al Comunale di Bologna e all’NCPA di Pechino.

    Jean-Luc Tingaud direttore

    Dopo aver studiato pianoforte e direzione d’orchestra al Le Conservatoire National de Paris, Jean-Luc Tingaud è stato scelto da Manuel Rosenthal come suo assistente. Nel 1997 fonda Ostinato, orchestra da camera parigina che ha diretto in prestigiosi teatri francesi tra i quali: l’Opéra Comique e Théâtre des Champs-Elysées a Parigi, il Teatro dell’Opera di Bordeaux, Teatro dell’opera di Nizza, Théâtre Impérial di Compiègne. Dal 2002 al 2007 è direttore stabile all’Opéra Comique di Parigi dove ha diretto Rita di Donizetti; Le Toréador di Adam; La princesse jaune di Saint-Saëns; Le calife de Bagdad di Boieldieu; Les bavards di Offenbach; Les mamelles de Tirésias di Poulenc; Angélique di Ibert; Roméo et Juliette di Gounod.

    Nel 2006 è nominato direttore stabile al Grand Théâtre di Reims. Particolarmente interessato al repertorio operistico francese, ha diretto anche: Pénélope di Fauré, Sapho di Massenet, Manon Lescaut di Auber al Festival di Wexford, Ciboulette di Hahn al Teatro dell’Opera di Zuid, L’île de Tulipatan di Offenbach all’Opéra National di Lyon, Le nozze di Figaro al Théâtre Mogador di Parigi, La voix humaine e La Périchole a Compiègne. Ha inoltre diretto MireilleL’elisir d’amoreLa bohèmeCosì fan tutte e Carmen al Théâtre d’Herblay a Parigi; Roméo et Juliette di Berlioz al Teatro Nacional de Sao Carlos a Lisbona; Tosca a Besançon; Werther al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca; Dialogues des carmélites a Saint-Etienne; Riders to the Seaa Reims; Véronique a Metz e Pelléas et Mélisande all’Opéra di Toulon.

    Nel 2004 debutta al Barbican Centre di Londra dirigendo la English Chamber Orchestra e Joshua Bell e Steven Isserlis. Tra le altre orchestre con cui ha collaborato ricordiamo la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, l’Ulster Orchestra, la Warsaw Philharmonic, la Kraków Philharmonic, la RTE-National Symphony Orchestra, la Royal Schottish National Orchestra Nelle passate stagioni ha diretto Le siège de Corinthe al Rossini Festival a Wildbad, Pelléas et Mélisande a Rennes, L’heure espagnole con Atelier Lyrique de l’Opéra de Paris; Les pécheures de perles a Londra (English National Opera), La Bohème a Parigi (Salle Pleyel); Les Dialogues des carmélites alla Pittsburgh Opera; Roméo et Juliette di Gounod all’Arena di Verona; La fille du régiment al Teatro Real di Madrid; Coppelia al Teatro Massimo di Palermo; La Pré aux Clercs di Hérold al Festival di Wexford, dove è ritornato per la produzione di Herculanum.

    Tra gli altri impegni recenti si ricordano Le Toreador di Adam a Rennes; Carmen alla Grange Park Opera a Londra, Gloria di Poulenc a Parigi (con l’orchestra Philarmonique de Radio France); Faust a Modena e in tournèe in Italia (Reggio Emilia e Piacenza). La sua discografia comprende: Sapho di Gounod registrata al Wexford Festival (Fonè), Werther nella versione per Mattia Battistini registrata a Martina Franca (Dynamic), La voix humaine registrata a Compiègne (Mandala/ Harmonia Mundi) e la prima registrazione delle Chansons du Monsieur Bleu di Manuel Rosenthal (Sisyphe/Abeille Musique). Prossimi impegni includono: Il ratto del Serraglio alla Grange Park Opera di Londra; Carmen al New National Theatre di Tokyo; La Bohème alla Pittsburgh Opera.