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    L’autografo della Lucia alla Biblioteca Mai

    La Biblioteca Angelo Mai e Donizetti

    a cura di Marcello Eynard

     

    La Biblioteca Civica Angelo Mai, aperta nella seconda metà del Settecento grazie al lascito testamentario del cardinale Giuseppe Alessandro Furietti e da allora sempre amministrata dal Comune di Bergamo, che ne è il proprietario, è una delle più ricche e frequentate biblioteche storiche italiane di conservazione.

    Essenzialmente deputata e attrezzata per la ricerca storica, letteraria, musicale e artistica, la Biblioteca conserva notevoli fondi librari e archivistici di varia natura e provenienza. Dal 1928 ha sede nel Palazzo Nuovo, la cui facciata in marmo di Zandobbio chiude il lato nord-est di piazza Vecchia.

    Nei primi decenni di vita la Biblioteca si arricchisce notevolmente grazie alle acquisizioni dei patrimoni librari dei conventi, monasteri e del capitolo della cattedrale  soppressi dopo il 1797,  e ad importanti donazioni di privati cittadini. Da sempre punto di riferimento per la conservazione di libri e documenti, la Biblioteca della città riceve un ulteriore slancio con la felice scelta del Comune, realizzata nel 1843, di destinarle la sede prestigiosa del Palazzo della Ragione.

    Biblioteca Angelo Mai, Salone Furietti
    Biblioteca Angelo Mai, Salone Furietti

    Le numerose acquisizioni, per dono, acquisto, deposito legale, portano oggi la Biblioteca Civica, intitolata dal 1954 all’insigne paleografo e cardinale Angelo Mai, ad avere un patrimonio di oltre 720000 volumi a stampa ed una straordinaria raccolta di fondi archivistici.

    Molti i nuclei preziosi come i 9380 manoscritti datati dal IX secolo in poi, i 2140 esemplari di edizioni del XV secolo, i 12000 del XVI, le 11200 testate di giornali e riviste, le 22000 pergamene dell’età medievale e rinascimentale (comprendenti diversi diplomi imperiali o regi), le stampe e i disegni, le mappe, le carte geografiche, le fotografie, i carteggi, gli archivi di persone e famiglie.

    La Biblioteca conserva anche oltre 16000 musiche manoscritte o a stampa alle quali vanno aggiunte le oltre 30000 conservate presso la Biblioteca musicale Gaetano Donizetti, sezione staccata della Angelo Mai.


    Ritratto di Donizetti giovane,incisione, sec. XIX

    La quantità, ma anche la qualità e spesso la preziosità delle musiche conservate, è debitrice, per buona parte, all’instancabile attività del musicista bavarese, ma naturalizzato bergamasco, Giovanni Simone Mayr (1763-1845) che fu maestro di cappella nella basilica di santa Maria Maggiore e insegnante di Donizetti. Egli non solo si preoccupò di creare ed incrementare la biblioteca della scuola di musica, quelle ‘Lezioni caritatevoli di musica’ da lui promosse per i ragazzi poveri di Bergamo nel 1806, ma anche di formare una ricca libreria privata, comprendente trattati, metodi e musiche, destinata, in tempi diversi, a divenire patrimonio pubblico presso la Biblioteca Civica.

    Fin dall’Ottocento, la Biblioteca Civica di Bergamo costituisce un punto di riferimento per l’acquisizione e la conservazione di musiche, documenti e cimeli donizettiani. Dopo la nascita, nel 1905, del Museo Donizettiano grazie al prezioso lascito della famiglia Scotti, presso il cui palazzo Donizetti trascorse gli ultimi mesi di vita, molti dei materiali della Biblioteca Civica furono trasferiti in deposito presso il Museo a costituire, per iniziativa del conservatore Guido Zavadini, una Raccolta Donizettiana.

    Lucia di Lammermoor, frontespizio della partititura autografa

    Frontespizio partitura autografa della Lucia di Lammermoor

    Tale Raccolta, insieme con la sezione storica della biblioteca delle Lezioni caritatevoli di musica frequentate da Donizetti, è oggi disponibile agli studiosi per la consultazione presso la Biblioteca Donizetti. Vi troviamo numerose musiche autografe donizettiane: composizioni per pianoforte, per quartetto d’archi, musica sacra, partiture d’opera (Parisina, Gabriella di Vergy, il secondo atto dell’Elisir d’amore). Tra gli autografi donizettiani conservati dalla Biblioteca Angelo Mai, figura la preziosissima partitura della Lucia di Lammermoor acquisita nel 1985 grazie al finanziamento liberale e magnanimo della famiglia Perolari.

    Fra le attività di valorizzazione dei materiali musicali conservati, la Biblioteca propone interventi didattici a tema, nel quadro di un’offerta didattica ampia e articolata.

    Fino al 31 gennaio 2019 nell’atrio e nella saletta dei ritratti è anche possibile visitare la mostra Donizetti “giovine di belle speranze”. La formazione di un talento nella Bergamo di primo Ottocento.


    I documenti conservati presso la Biblioteca Angelo Mai posso essere consultati negli orari di apertura al pubblico: 

    da lunedì a venerdì ore 8.45-17.30;
    sabato ore 8.45-13.00.

    La Biblioteca Donizetti osserva invece il seguente orario di apertura:

    lunedì e venerdì 14.30-17.30;
    mercoledì dalle 9.00-12.30;
    oltre che su appuntamento.

    Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito web della Biblioteca.